Oggi sono ad Asti al convegno Donne che
resistono alla crisi durante il quale presenterò la storia di eco-network che ovviamente trasmetterò anche a voi.
Sono partita a parlare di imprenditoria femminile
nel 1992 con l’iniziativa Donna Creatività Impresa, una manifestazione che
invitava le donne che avevano creatività a presentare i loro progetti in
mostra
Abbiamo fatto 3 edizioni con una punta di 240 donne
partecipanti, la maggior parte casalinghe, con le palle…scusate…….che
realizzando dei prodotti e vendendoli alle amiche cercavano di portare un
contributo in casa.
Belle storia, piene di umanità, come quella di una
signora che faceva i centrini e che ha vinto un premio e non smetteva di
commuoversi perché diceva che il figlio e la nuora la facevano sentire uno
stupida..o come chi veniva maltrattata dal marito, o come chi sapeva
prendere in mano la situazione con determinazione per far si che i figli
potessero studiare
Ma la più eclatante è stata la storia di Jenny che
aveva studiato il burro in stick per evitare di sporcarsi le mani e di risparmiare sul burro. Moglie di un cassaintegrato dopo una trasmissione (non ricordo il
nome) a cui avevamo partecipato con un gruppo di Donne e il cui conduttore era
Giorgio Mastrotta era stata chiamata da un’azienda importante che aveva
valutato la sua idea, ma purtroppo per metterla in pratica serviva attrezzatura
nuove e non se ne fece niente
Donne di tutto rispetto, oggi le casalinghe non ci
sono “quasi più”, ormai la maggior parte delle donne lavora, anche se in questo
periodo molte sono costrette a casa dalla crisi.
Ma una donna è diversa da un uomo anche in questo
crisi: un uomo geneticamente è nato per faticare e portare a casa la pagnotta
ai suoi cuccioli e quando questo non avviene cade più facilmente in depressione
della donna e si sente frustrato, la donna invece per difendere i suoi cuccioli
cerca sempre una soluzione, per cui mi immagino le varie Genny, Francesca, Cristina ecce cc…. al’opera a fare le sarte, oggetti d’arredo, e tanto
altro ancora per portare a casa qualcosa.
E’ giusto? Certo perché non si può mollare!
Ma come detto più volte, non mollare non significa,
combattere fino allo stremo per la propria azienda, ma combattere tutti insieme
per essere ascoltati da chi deve fare qualcosa per noi.
E quindi troviamo insieme la soluzione giusta per andare avanti e affrontare le difficoltà.
Nel frattempo portiamo avanti le nostre idee e
i nostri progetti. Ecco la prossima nostra iniziativa che faremo a Robbiate l'11 luglio.
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