Ieri ho parlato di alcuni collaboratori che grazie alle loro
consulenze, spesso gratuite, hanno aiutato eco-network a crescere
Elisa Villa, Carlo Zanella e Massimo Duroni sono stati i
primi a credere al progetto ecodialogando (oggi eco-network) per portare la sensibilità ambientale dalla
costruzione all’arredo in Brianza.
La nostra conoscenza risale al 1995 e negli anni si è trasformata
in amicizia: insieme abbiamo fatto veramente tante cose, ci riunivamo intorno
ad un tavolo una volta al mese e da li nascevano proposte ed idee. Il nostro
spirito era quello dell’associazionismo, di chi vuole essere portatore di una
nuova cultura e sensibilità, che era il nostro credo.
Da li sono nati mostre, convegni, corsi formazione, habitat
clima, workshop, Habitat clima.
Abbiamo organizzato eventi a Rimini, in Puglia a Klimahouse
a Bolzano, e naturalmente in Brianza.
Come dice l’architetto Duroni forse non abbiamo fatto i
soldi, ma siamo riusciti a portare la cultura della sostenibilità ambientale in
Brianza
Ma la cosa più
straordinaria di questo nostro gruppo sono state le tante conoscenze, i
rapporti umani, la simpatia e la stima delle tante persone che abbiamo
incontrato e soprattutto ci siamo divertiti noi, eravamo soddisfatti di quello
che stavamo portando avanti.
Il nostro era un team abbastanza chiuso, affiatato ma
chiuso, in quanto pensavamo che quando ci si allarga possono esserci dei rischi
di spaccatura. Ci paragonavamo al Quartetto Cetra.
Una microazienda, come eco-network di Giulia Berruti è piena
di esperienza, di un percorso fatto giorno per giorno per trovare idee e
soluzioni nuove.
Mi fanno ridere quei consulenti che pensando di avere le
chiavi in mano di soluzioni per uscire dalla crisi, si propongono alle
microimprese, cercando magari spazi
propri che hanno perso. il piccolo
imprenditore si sceglie come gestire la propria azienda e guai entrare in queste reti che rischiano di
diventare un pozzo senza fondo.
Ricordo i tempi delle lotte sindacali, prima i sindacati si
sono rivolti alle grande aziende, dove hanno ottenuto tutto quello che
potevano, poi hanno cominciato a entrare nelle piccole imprese dove hanno
ottenuto due differenti risultati: hanno
fatto chiudere un sacco di piccole aziende o sono stati mandati al diavolo,
perché lavorando fianco a fianco col datore di lavoro le trattative le facevano
proficue per entrambi
Attenzione quindi, tagliamo i rami secchi, eliminiamo quelle
persone che ci sono di disturbo, stiamo vicini a tutte quelle persone in cui
crediamo e con le quali pensiamo di percorre insieme la nostra strada per
uscire dal tunnel della crisi e sicuramente ce la faremo.
Tanto in questi giorni ho deciso di continuare la
pubblicazione della rivista di Casabessere. "La nuova testata" si chiamerà infatti "CASA BENESSERE, ANCHE IL CONDOMINIO E' SOSTENIBILE". La diffusione è garantita attraverso i canali elettronici e non solo cartacei che saranno utilizzati solo in occasione della nostra presenza-partecipazione alle fiere. La divulgazione elettronica della testata avviene, nello specifico, tramite la nostra mailing list di amministratori di condominio, tecnici, architetti, ingegneri, geometri, aziende-rivendite-impiantisti e installatori del settore, imprese edili, aziende che realizzano materiali per l'edilizia, aziende del settore risparmio energetico, rivenditori edili di attrezzature da lavoro come scale e ponteggi, aziende specializzate in sicurezza, case prefabbricate e tante altre ancora.
Questa forma di diffusione non inquinante è in sintonia con i contenuti e gli obiettivi della rivista. Le aziende avranno modo di far conoscere il loro prodotto e/o servizio attraverso le foto e dei dettagli dell'intervento, partendo dal progetto dell'architetto e arrivando alle fasi degli interventi dell'impresa che ha effettuato i lavori.
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