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mercoledì 31 luglio 2013

Buone vacanze

Cari Amici

Come la maggior parte di voi,il blog va in vacanza.
Quindi, vi auguro buone vacanze a tutti voi e ci vediamo a settembre 


lunedì 29 luglio 2013

Imprenditore rovinato dalla cattiva politica e dalla legge

Ieri passeggiano in Galleria a Milano sono stata colta di sorpresa da un signore molto elegante con un cane molto ben tenuto che chiedeva l’elemosina con questo cartello

Mi sono allora fermata a parlare e mi ha raccontato la sua incredibile storia di imprenditore benestante a  persona “costretta” a chiedere l’elemosina per le vicissitudini della sua azienda sopraffatta dalle tasse.
Ieri alcuni amici imprenditori hanno ricevuto una cartella di Equitalia di 240000 euro, ma poiché non hanno una lira e non hanno nulla intestato, mi auguro vivamente che quelli di Equitalia se la mettano in quel posto.
Non sarebbe meglio che Equitalia convocasse queste persone, facesse una transizione e dia loro la possibilità di andare avanti salvando azienda e lavoro di persone che potrebbero ritrovarsi in strada?
Se uno i soldi non ce li ha non ce li ha………e quindi sarebbe meglio concordare un forfait, prendere poco, e far continuare l’azienda a lavorare e non mettere altre persone in strada.
Ma perché non lo capiscono che per ripartire è necessario far ripatire le microimprese?
Come Giannino, anch’io sto dalla parte di Dolce e Gabbana, è ora di finirla…..vogliono far chiudere anche le aziende che funzionano, vanno bene, e danno lavoro?
Ma smettiamo con la lotta all’evasione, a chi lavora, che lo Stato stani la Mafia, i loro soldi, i loro giri loschi di affari, e lasci in pace gli imprenditori onesti che hanno sempre pagato le tasse e che si trovano in difficoltà per sopperire ai debiti che hanno fatto i nostri Politici
Ho molto apprezzato Fassina che l’altro giorno ha detto che in questo momento alcuni imprenditori evadono per necessità……..qualcuno che abbia le palle di dirlo ci voleva, anche se questo lo rende impopolare ai suoi colleghi di partito, perchè all’imprenditore che ha sempre pagato non piace non riuscire a pagare e qui una soluzione bisogna trovarla, una di queste potrebbe essere che equitalia presenti la cartella con quanto dovuto, senza interessi, rimborso a 30 anni
Vi lascio i riferimenti dell’imprenditore che chiedeva l’elemosina nel caso qualcuno volesse contattarlo e conoscere la sua storia.

Sig.Enzo Prosperi
e-mail: prosperienzo@gmail.com
cell: 338-2822269

venerdì 26 luglio 2013

I giovani sono una bella risorsa per le microimprese

Noi spesso ospitiamo stagisti a cui cerchiamo di insegnare il nostro lavoro. Gli stagisti sono una bella risorsa perché sono sempre un apporto di idee giovani e fresche

Inoltre da anni collaboro con il Prof. Losi del Mosè Bianche di Monza, scuola per geometri. Lui in particolare si occupa di studenti che frequentano il serale, e che in genere sono muratori, piastrellisti, artigiani del settore e che hanno spesso una loro piccola impresa
Sono veramente molto motivati e hanno senso pratico.
Grazie al Prof. Losi partirà anche una scuola di ebanisteria, e nello spazio del Mosè Bianchi sarà allestita una casa esempio permanente e saranno realizzati convegni e corsi di formazione a tema.
Ma c’è di più tutti i prossimi corsi di formazione di Eco-network saranno realizzati presso il Polo Tecnico Professionale Mosè Bianchi a Monza che è diventato nostro partner.


giovedì 25 luglio 2013

Possiamo creare quello che vogliamo basta vedere il mondo come qualcosa di non ancora sviluppato

Vi segnalo questa mail che ho ricevuto da Isa Maggi

“La vostra preoccupazione dev’essere rivolta al fare il lavoro di oggi in modo perfettamente riuscito, e non alle eventuali emergenze che potrebbero sorgere domani; quelle che potete, affrontatele man mano che si verificano, se si verificano.
Non preoccupatevi di come supererete gli ostacoli che potrebbero profilarsi all’orizzonte dei vostri affari, a meno che non riusciate a vedere chiaramente che il corso delle vostre azioni deve essere alterato oggi per evitarli. Indipendentemente da quanto tremendo un intralcio possa apparire da lontano, scoprirete che, se continuerete ad agire nel Certo Modo, tale intralcio sparirà man mano che vi ci avvicinerete, oppure troverete il modo di oltrepassarlo o di aggirarlo.
Nessuna possibile combinazione di circostanze può sconfiggere un uomo o una donna che stanno procedendo sulla strada della ricchezza per vie strettamente scientifiche. Nessun uomo né alcuna donna che obbediscono alla legge possono mancare di raggiungere la ricchezza, così come non è possibile moltiplicare due per due e non ottenere quattro.
Non pensate con ansia a possibili disastri, ostacoli, attacchi di panico o combinazioni sfavorevoli di circostanze; c’è abbastanza tempo per affrontare cose del genere quando vi si presentano davanti nel presente immediato, e scoprirete che ogni difficoltà porta con sé i mezzi necessari per superarla. 
Fate attenzione a quel che dite. Non parlate mai di voi stessi, dei vostri affari o di qualsiasi altra cosa in modo scoraggiato o scoraggiante. Non ammettete mai la possibilità di fallimento, né parlate in un modo che implichi il fallimento come possibilità. 
Non dite mai che i tempi sono duri, o che le condizioni per gli affari sono dubbie. I tempi possono essere duri e le condizioni per gli affari dubbie per coloro che si trovano sul piano competitivo, ma non possono mai essere tali per voi; voi potete creare quel che volete, e siete al di sopra della paura. 
Quando gli altri patiranno tempi duri o avranno difficoltà nei loro affari, voi troverete le vostre più grandi opportunità. Allenatevi a considerare il mondo come qualcosa in divenire, in crescita, e quel che sembra male, come qualcosa di non ancora sviluppato. Parlate sempre in termini di progresso; fare altrimenti equivarrebbe a negare la vostra fede, e negare la vostra fede vuol dire perderla.
Non permettetevi mai di sentirvi delusi. Potreste aspettarvi di avere una certa cosa in un certo momento, e magari non ottenerla in quel momento; e questo potrebbe sembrarvi un fallimento. Ma se vi aggrappate alla vostra fede, scoprirete che il fallimento è solo apparente.
Continuate ad agire nel Certo Modo, e se non ricevete quella cosa, riceverete qualcosa così tanto migliore da farvi rendere conto che l’apparente fallimento era, in realtà, un grande successo."

Tratto dal libro di Wallace D. Wattles “La Scienza del Diventare Ricchi” 

La crisi si sente ma noi andiamo avanti lo stesso

Ieri ho parlato di alcuni collaboratori che grazie alle loro consulenze, spesso gratuite, hanno aiutato eco-network a crescere
Elisa Villa, Carlo Zanella e Massimo Duroni sono stati i primi a credere al progetto ecodialogando (oggi eco-network)  per portare la sensibilità ambientale dalla costruzione all’arredo in Brianza.
La nostra conoscenza risale al 1995 e negli anni si è trasformata in amicizia: insieme abbiamo fatto veramente tante cose, ci riunivamo intorno ad un tavolo una volta al mese e da li nascevano proposte ed idee. Il nostro spirito era quello dell’associazionismo, di chi vuole essere portatore di una nuova cultura e sensibilità, che era il nostro credo.
Da li sono nati mostre, convegni, corsi formazione, habitat clima, workshop, Habitat clima.
Abbiamo organizzato eventi a Rimini, in Puglia a Klimahouse a Bolzano, e naturalmente in Brianza.
Come dice l’architetto Duroni forse non abbiamo fatto i soldi, ma siamo riusciti a portare la cultura della sostenibilità ambientale in Brianza

Ma la cosa più straordinaria di questo nostro gruppo sono state le tante conoscenze, i rapporti umani, la simpatia e la stima delle tante persone che abbiamo incontrato e soprattutto ci siamo divertiti noi, eravamo soddisfatti di quello che stavamo portando avanti.
Il nostro era un team abbastanza chiuso, affiatato ma chiuso, in quanto pensavamo che quando ci si allarga possono esserci dei rischi di spaccatura. Ci paragonavamo al Quartetto Cetra.
Una microazienda, come eco-network di Giulia Berruti è piena di esperienza, di un percorso fatto giorno per giorno per trovare idee e soluzioni nuove.
Mi fanno ridere quei consulenti che pensando di avere le chiavi in mano di soluzioni per uscire dalla crisi, si propongono alle microimprese, cercando  magari spazi propri che  hanno perso. il piccolo imprenditore si sceglie come gestire la propria azienda e  guai entrare in queste reti che rischiano di diventare un pozzo senza fondo.
Ricordo i tempi delle lotte sindacali, prima i sindacati si sono rivolti alle grande aziende, dove hanno ottenuto tutto quello che potevano, poi hanno cominciato a entrare nelle piccole imprese dove hanno ottenuto due differenti risultati: hanno fatto chiudere un sacco di piccole aziende o sono stati mandati al diavolo, perché lavorando fianco a fianco col datore di lavoro le trattative le facevano proficue per entrambi 
Attenzione quindi, tagliamo i rami secchi, eliminiamo quelle persone che ci sono di disturbo, stiamo vicini a tutte quelle persone in cui crediamo e con le quali pensiamo di percorre insieme la nostra strada per uscire dal tunnel della crisi e sicuramente ce la faremo.

Tanto in questi giorni ho deciso di continuare la pubblicazione della rivista di Casabessere.  "La nuova testata" si chiamerà infatti "CASA BENESSERE, ANCHE IL CONDOMINIO E' SOSTENIBILE". La diffusione è garantita attraverso i canali elettronici e non solo cartacei che saranno utilizzati solo in occasione della nostra presenza-partecipazione alle fiere. La divulgazione elettronica della testata avviene, nello specifico, tramite la nostra mailing list di amministratori di condominio, tecnici, architetti, ingegneri, geometri, aziende-rivendite-impiantisti e installatori del settore, imprese edili, aziende che realizzano materiali per l'edilizia, aziende del settore risparmio energetico, rivenditori edili di attrezzature da lavoro come scale e ponteggi, aziende specializzate in sicurezza, case prefabbricate e tante altre ancora.
Questa forma di diffusione non inquinante è in sintonia con i contenuti e gli obiettivi della rivista. Le aziende avranno modo di far conoscere il loro prodotto e/o servizio attraverso le foto e dei dettagli dell'intervento, partendo dal progetto dell'architetto e arrivando alle fasi degli interventi dell'impresa che ha effettuato i lavori.






mercoledì 24 luglio 2013

Cos’è la solidarietà tra imprenditori in un momento come questo?

A mio avviso bisogna avere il coraggio di pagare prima le fatture fornitori, anche poco per volta parzialmente, per creare liquidità e non mettere le imprese in difficoltà.
Invece la maggior parte di noi si sente  costretta a pagare tasse e bollette per evitare multe e sanzioni.
Inoltre intorno a noi ci sono dei pescecani pronti ad approfittare di questo nostro momento di defaince e da questi dobbiamo assolutamente difenderci con tutte le nostre forze.
I nostri nemici non sono solo infatti le banche, il fisco e le tasse, ma i tanti pescecani che ci ronzano intorno,  cercano di approfittare della situazione e del tuo lavoro e della tua fatica...e allora dobbiamo essere solidali tra noi!
Partecipiamo numerosi all'iniziativa di Laura Costato il giorno 9 settembre a sala convegni LIB di Sesto San Giovanni.
Facciamo rete, non è questo il momento di vederci come concorrenti ma come uomini e donne che si battono per la loro azienda, impariamo ad eliminare i rami secchi che ci circondano, e cerchiamo collaborazioni con persone che siano in sintonia con noi con le quali affrontare insieme la crisi.

C’è una persona che stimo moltissimo e con la quale è bello lavorare, molto bravo nel suo lavoro, e di cui  potersi fidare direi in modo quasi incondizionato ed è Gabriele Radice art director della Mia, direttore artistico degli eventi della Confartigianato di Monza e collaboratore di Abitare la casa di Milano.
Insieme abbiamo realizzato tante iniziative all'interno della Mia, (mostra internazionale arredamento), al fuori salone e prossimamente collaboreremo all'interno dell’artigiano in fiera nel settore con la manifestazione Abitare la Casa.
Altra persona con cui mi trovo molto bene a lavorare è Almerico Ribera, una persona con un passato veramente attivo nel settore del legno, editore di riviste del settore legno,  come il padre che ho avuto il piacere di conoscere,  organizzatore di fiere sempre in questo settore, oggi sta creando delle scuole di ebanisteria del legno in tutta Italia per fare formazione. Insieme stiamo organizzando l’evento Artigiano in Fiera-Abitare casa 2013
e successivamente porteremo lo stesso evento a Zen'a  nei giorni 11 12 13 aprile 2014
Altra persona interessante e piena di verve è Stella Bianco, che conosco da qualche anno, e che organizza fiere, è un’ ottima imprenditrice, che non ha paura di investire in questi momenti di crisi e infatti a investito su Zen’a organizzando la prima edizione lo scorso anno. fiera del benessere, dove l'anno scorso abbiamo partecipato con la tematica del condominio e quest'anno parteciperemo con la manifestazione "La via delle case in legno", non dimenticandoci però anche il settore condominio. La sua è un’azienda famigliare in cui lavorano lei, marito e figlio. Sono un bel motore, instancabili, come tutti i piccoli imprenditori.
Domani vi parlerò di altre persone con cui collaboro positivamente perché mi fa piacere che anche voi le conosciate e impariate ad apprezzarle con me.
Ma…ripeto….attenzione ai pescecani!

martedì 23 luglio 2013

Senza gli imprenditori l'economia va a catafascio


Bene le vacanze sono alle porte e allora faccio una riflessione su una conversazione di ieri con due persone, pensionate, che mi dicevano che in Italia stanno bene tutti perché i ristoranti sono pieni, la gente va in vacanza ecc..ecc..ecc..Io facevo presenti le difficoltà degli imprenditori, ma queste persone mi facevano presente che comunque gli imprenditori negli anni passati hanno guadagnato e io rifacevo presente che senza di noi, imprenditori, motori d’Italia insieme naturalmente ai nostri dipendenti, l’economia va a catafascio perché non siamo più in grado di avere soldi ne per noi ne per i nostri dipendenti


E allora torniamo al discorso che è vero che c’è una fascia di italiani che sta bene,  ma attenzione, non sono le persone che muovono l’economia  E sono tanti, e non mi riferisco solo ai politici, ma a tutte quelle persone che dallo Stato, dagli Enti statali, dalle bancari ecc percepiscono un regolare stipendi.

Persone che non sanno cosa significa rischio imprenditoriale, non dormire di notte, avere debiti da pagare o crediti da riscuotere che non arrivano e che grazie alla crisi possono godere di maggiore potere di acquisto

Ai tempi che si lavorava i piccoli imprenditori hanno guadagnato ed investito? Certo generando però altro lavoro e facendo circolare il denaro

Oramai molti imprenditori si sono trasferiti o stanno per trasferirsi all’estero, e fanno bene, se fossi giovane lo farei anch’io, e spero che i miei figli si decidano a farlo, perché in Italia non si vedono molte vie d’uscita, perché anche i politici più in buona fede (vorrei salvarne qualcuno) non riescono a fare nulla per togliere quei privilegi a cui non vogliono rinunciare, e che servirebbero per far diminuire le tasse

Ma tra rabbia e speranze vi voglio segnalare alcune mail o iniziative che mi sono arrivate

Laura Costato, di imprese che resistono, ha deciso di fare 2 cose

-   Portare la sua società in Moldavia    

        - Creare un’associazione di imprenditori




I miei consuoceri che hanno un’attività di produzione mobili da bagno alla bella età di 60 anni non si arrendono e hanno deciso di portare la produzione in Bulgaria, e a breve si trasferiranno. Imprenditori che hanno l’imprenditoria nel sangue e non vogliono mollare!

Io invece faccio un lavoro che non mi consente di andare all’estero e quindi sono costretta a rimare qui, perché anch’io ho l’imprenditoria nel sangue ed ecco i miei programmi per il futuro anno 2013/2014


- Convegno Ristrutturazioni sicure e ad alta efficienza energetica-Monza 2013

- Made Expo- Condominio App/Collettiva Condominio lavori in corso 2013

- Made Expo- Condominio App/in collaborazione con Italia Casa 2013 

- Made Expo- Condominio App/ Convegno sulla sicurezza 2013

- Convegni per gli amministratori di condominio sono programmati  a Pavia Asti e Novara 2013

- AF-Abitare casa 2013

- Zena 11/12/13/ aprile 2014

- Convegno Amministratori di condominio 2014

-Mostra/convegno Le case prefabbricate in legno 2014



Infine c'è qualcuno che è esasperato e mi manda queste informazioni da pubblicare





lunedì 15 luglio 2013

Il turismo di prossimità: siamo stati fortunati ad avere genitori che hanno pensato a noi


Oggi parliamo di turismo di prossimità, inteso come quei luoghi, quelle case comperate dai nostri nonni e dai nostri genitori nel periodo in cui l’azienda “tirava” e che erano viste come “investimento” per il futuro, nonché come risparmio per le vacanze per la famiglia
Frasi “Scordati che l’anno prossimo verrò ancora lì” “Altro che….vado alla Maldive” oppure Barzio? (località a 80 km da Milano con annessa stagione sciistica) Il Trentino è tutt’altra cosa  ecc..ecc..ecc..
Ma adesso quelle case un po vituperate, un po decadenti, che il piccolo imprenditore vorrebbe vendere, ma non le vuole nessuno e su cui ci devi pagare le tasse, adesso tornano ad essere “una reggia”
E spesso ti lasci andare ai ricordi,….. com’era bello essere qui, tutti insieme con i nostri genitori, che magari non ci sono più, e con gli amici di sempre....
Allora chi aveva un’ impresa pensava con fiducia al futuro dei figli, quei figli che oggi hanno tra le mani aziende che soccombono sotto la pressione fiscale, e che pensano quale futuro avranno i loro figli
Il turismo di prossimità fa pensare a cose passate, ma ha reso anche dei luoghi che sembravano “morti” “rinvigorire” perché è tornata la gente, la gente che lasciava le loro case vuote per andare sul Mar Rosso, a Fuerteventura, alla Maldive, e quindi è un susseguirsi di manifestazioni ed eventi, che fanno pensare che dopo tutto siamo stati fortunati ad avere dei genitori che con i soldi guadagnati hanno anche pensato a noi, alle nostre vacanze del futuro e a quelle dei nostri figli, gente previdente che lavorava in bottega dalle 6 del mattino magari fino a mezzanotte  per poter lasciare qualcosa anche alle generazioni future che ricordassero come attraverso il loro duro lavoro, facendo le formichine.
Peccato però che spesso siano stati visti come evasori fiscali, che in pochi abbiano voluto riconoscere il loro lavoro e l’importanza che esso ha avuto per l’economia del nostro Paese
Peccato che siano stati abbandonati a se stessi, ma per noi figli sono stati dei Grandi, anche se spesso durante le recite della scuola, o la domenica, o alla sera non venivano a darti il bacio della buona notte, perché ancora in bottega a lavorare, allora non capivamo, ma oggi mi sento di dire a tutti i nostri genitori imprenditori GRAZIE…GRAZIE…GRAZIE... proprio per voi non dobbiamo mollare, ma dobbiamo con fermezza  combattere contro la pressione fiscale, anche andare in piazza a far sentire la nostra voce, perché no?
COMUNQUE PADRI IMPRENDITORI GRAZIE A VOI, e questo ce l’ha fatto proprio capire “il turismo di prossimità”
Un’azienda è come un figlio, e quando il figlio è ammalato gli si da più amore, si ha paura di perderlo, vogliamo tenerlo stretto a noi il più possibile, e allora cerchiamo, cerchiamo altre soluzioni

L’estero è una scappatoia a cui ormai tanti fanno riferimento,ma non è poi così facile sapere quali contatti devi prendere e a chi ti devi rivolgere




venerdì 12 luglio 2013

Quelle piccole cose che ci aiutano a non mollare

Dopo l'ultimo blog pessimistico vorrei essere un po più ottimista, partendo da una cosa che mi è successa l’altro giorno in spiaggia dove i soliti ex vu-cumprà  diventati ormai fornitori abituali di borse e di vestiti, vengono fiducioso e convinti di venderci le loro mercanzie.
Per la maggior parte la tiritera è sempre quella “mi dispiace ma oggi anche i 30 euro servono per pagare le bollette della luce” ecc…. ma per Thomas ed Eva è diverso….assolutamente non mollano….e alla fine spiego a Eva che quest’anno ci sono già stati 300 piccoli imprenditori che si sono suicidati…i suoi occhi diventano verdi e scappa via come un fulmine.
Diverso invece è il discorso con Thomas, lui dice di capire la situazione, ma che la crisi la subisce anche lui, e con pazienza continua a mettere via borse e a ritirarle fuori, si mette a parlare del Senegal della sua famiglia, e poi ricorda tutti gli anni che ci conosciamo e tutte le belle borse che ci ha venduto e dopo quasi un’ora di questa estenuante e struggente trattativa riesce a rifilarci una borsa abbassando il prezzo in modo che non potessimo rifiutare e il giorno dopo ce ne rifila un’altra (una a me e una a mia figlia).
Thomas non ha mollato, nonostante la nostra voglia di non comprare veramente, nonostante i conti di quello che avresti potuto pagare con 70 euro (questo il prezzo delle 2 borse)   non ha mollato e ha cercato il punto su cui avrebbe potuto fare presa: il desiderio di comprare e un prezzo che non si poteva rifiutare.
Ma Thomas si sa non ha tasse, non ha banche, non ha fornitori alle calcagne ecc…. Forse Eva ha pensato, conoscendoci da tanti anni, che stava solo perdendo tempo, Thomas no………
Capire la strategia di Thomas ci può aiutare a non mollare e non perdere la speranza.

Infatti ieri c’è stato il convegno a Robbiate dal tema  "Sicurezza,partiamo dal condominio per tutelare le abitazioni", c’è stata veramente una bella affluenza e questo ci ha fatto pensare che anche se a volte siamo demotivati, stanchi e non intravediamo la luce, dobbiamo avere la forza di non mollare e di non perdere le speranze.
Voglio condividere con voi qualche foto del convegno di ieri








mercoledì 10 luglio 2013

Crisi economica: l'Italia sta fallendo


Ho letto questo articolo scritto da Paolo Cardenà, pubblicato su Finanza.com: il portale della finanza e del risparmio, dove parla della crisi economica e riporta gli ultimi dati aggiornati riguarda la finanza del paese. Mi è sembrato molto interessante e volevo condividerlo con voi.

"L’anno scorso hanno chiuso i battenti quasi 380.000 mila imprese, oltre mille al giorno. Secondo la CGIA di  Mestre, almeno un’impresa su due, delle piccole e medie imprese rimaste, pagano a rate i propri collaboratori, o si indebitano per poterlo fare. Stanno  anche accumulando debiti tributari crescenti, o ricorrono al credito esterno per poter sostenere il carico fiscale. La pressione fiscale,  per le imprese, è del 75% o forse più.. Mentre il livello in rapporto al Pil ha superato la soglia del 44%.

Dall’inizio della crisi,i titoli di credito (assegni bancari o postali, cambiali, tratte ecc. ecc.) che alla scadenza non hanno trovato copertura sono cresciuti quasi del 13%.

Sempre secondo quanto ci riferisce l’Associazione di Mestre, le sofferenze bancarie in capo alle aziende hanno subito un incremento del 165%.
A proposito di banche, abbiamo la banca più antica del mondo, il Monte Paschi, che è in bancarotta e negli ultimi quattro anni sono stati necessari ben due interventi statali  per rianimarla e prolungarne l’agonia: il primo con i Tremonti Bond, il secondo con Monti Bond. Costo complessivo dell’operazione, oltre 4 miliardi di euro, pari all’intero gettito IMU sulla prima casa.  Sarebbe curioso indagare approfonditamente anche sugli altri gruppi bancari, al fine di capire l’esatto stato di solvibilità e l’utilizzo che è stato fatto della montagna di derivati che hanno in pancia.  Che siano stati utilizzati anche  per abbellire i conti? Non lo sappiamo, ma se è vero che pensare male si commette peccato, è anche vero che talvolta ci si azzecca.
 Pochi giorni fa, è emerso che nei bilanci dell’Inps  c’è un buco di oltre 10 miliardi di euro, e sempre lo stesso ente, in base ai dati del 2011, fa sapere che in Italia le prestazioni pensionistiche inferiori ai 1000 euro, sono  il 77% del totale, e oltre  2,4 milioni di pensionati, invece, ricevono un assegno inferiore a 500 euro mensili. Somme che, vista l’esiguità e il crescente costo della vita, condannano  i percettori   a vivere in condizioni di crescente  indigenza e ovvia difficoltà, soprattutto in età avanzata.
I disoccupati sfiorano i 3 milioni.  Il tasso disoccupazione   è intorno al 12%, mentre quella giovanile è prossima al 40%, con picchi vicini al 50% al sud. Fuori del perimetro dei dati appena enunciati, c’e un numero considerevole di cassaintegrati in forza ad aziende che non avranno mai la possibilità di riprendersi da questa crisi, e presto diverranno disoccupati in pianta stabile proiettando il tasso di disoccupazione ben oltre il 15%.
A dimostrazione di quanto appena affermato a proposito  del crescente stato di povertà, proprio pochi giorni fa, il sito Zerohedge, ha diffuso un’analisi secondo la quale il tasso di rischio di povertà italiano ha superato quello della Spagna. Non solo, ma in un'altra analisi diffusa dallo stesso sito, emerge che il tasso di disoccupazione giovanile ha superato quello del Portogallo attestandosi oltre il 38%, un livello analogo a quello della  di  appena 2 anni fa.
Nell’ultimo anno, nonostante la spremitura di tasse operata dal Governo Monti con il sostegno congiunto  del Pd e del Pdl, il debito pubblico è aumentato di oltre 80 miliardi di euro superando la barriera dei 2000 miliardi, attestandosi a quasi il 128% del PIL.  Ormai si viaggia speditamente verso i parametri greci.
Nello stesso periodo il PIL è crollato del 2,4%, e se dovessimo allungare l’orizzonte ai 5 anni precedenti, osserveremmo che la crescita nazionale si è contratta di oltre il 7% dall’inizio della crisi.
La  produzione industriale è crollata a livelli che non si vedevano da decenni, così come sono crollati consumi precipitati sotto i livelli del 2001. Un numero considerevole di famiglie confermano che possono arrivare a fine mese solo intaccando i risparmi accumulati in una vita, o dalle generazioni passate.

Un numero sempre più significativo di comuni e regioni, sono in difficoltà finanziarie e sempre più prossimi alla bancarotta. 

Le pubbliche amministrazioni  statali devono alle imprese circa 70 miliardi di euro, che si sommano agli ulteriori  70 miliardi che devono pagare le autonomi locali, arrivando all’iperbolica cifra di 140 miliardi. Queste somme non rientrano nel perimetro del debito pubblico e, se così’ fosse, il rapporto debito/Pil schizzerebbe oltre il 140%; ammesso che ci siano investitori disponibili a comprare il debito pubblico per pagare i debiti delle Pa.
Le imprese italiane, negli ultimi sei anni, ossia dall’inizio della crisi, hanno perso oltre 500 miliardi di euro di fatturato. La cancelliera Angela Merkel, non più tardi di qualche settimana fa, ha affermato che con ogni probabilità, l’attuale crisi, si protrarrà per almeno altro 5 anni. E arriviamo così  a undici anni di crisi. Ci dicono che dobbiamo lavorare oltre 40 anni, e ci può anche stare. Ma in queste condizioni significa trascorrere oltre un quarto della vita lavorativa e professionale in profonda crisi. E non è affatto escluso che quelle che verranno in seguito non siano ancor più frequenti o meno profonde di quella attuale.
Il rischio è quello di convivere con recessioni economiche per buona parte della carriera professionale. Questo, è semplicemente impossibile.
Paghiamo una novantina di miliardi all’anno per interessi sul debito pubblico, che si autoalimenta e cresce per inerzia. Questo, nella sua connotazione attuale, e in un simile ambiente, è semplicemente impagabile.
Siamo all’ingovernabilità totale e, con ogni probabilità, passeranno ancora lunghi mesi prima di poter avere un esecutivo capace di governare.  Per quanto qualificato possa essere, che un nuovo governo possa invertire questa tendenza, è solo un pia illusione che può albergare nelle menti che pericolosamente rifuggono dalla realtà dei fatti. Il processo è inarrestabile, e tenderà ad accelerare con il trascorrere dei mesi. Se tutto ciò non fosse sufficiente, si potrebbe andare avanti ancora per ore. Ma non cambierebbe affatto il risultato.
Ormai il punto di non ritorno è stato superato, da un pezzo. L’Italia è fallita, fatevene una ragione. Se per crederci attendete  la conferma da parte del mondo politico, state pur certi che verrà annunciata solo dopo che vi avranno tolto tutto, anche la speranza.
Si sta cercando di mantenere l’apparente solvibilità dello  Stato e del sistema bancario, rendendo insolventi un numero mostruosamente crescente di imprese e famiglie. Questo è solo un massacro alla devastazione che rischia di abbattere del tutto quel che rimane del sistema produttivo nazionale, compromettendo o rendendo più ardua  ogni possibilità di risalita.
E’ indispensabile  avere un piano B per garantirci, eventualmente, una via di fuga e uscire dai vincoli imposti da questa camera a gas chiamata eurozona. Occorre dichiarare il default e annunciare la ristrutturazione del debito tagliandone il capitale, gli interessi e riprogrammando le scadenze verso un sentiero più sostenibile.
Questo evento, per quanto traumatico possa essere, nel comune interesse di tutti, se concertato anche con istituzioni sovranazionali e creditori,  limiterà gli effetti devastanti di un default incontrollato che non tarderà ad arrivare. Eviterà l’annientamento dell’apparato produttivo e del tessuto imprenditoriale, altrimenti perennemente al servizio del debito e di un apparato burocratico/amministrativo degno della peggiore Unione Sovietica, fino alla scomparsa.  L’alternativa a questo saranno scontri sociali, rivolte, scomparsa di buona parte del tessuto produttivo, svendita di interi settori industriali, perdita dei diritti acquisiti, compressione dello stato sociale, povertà diffusa e bancarotta. Quella vera intendo, quella imposta dalle regole del mercato selvaggio."

martedì 9 luglio 2013

Facciamo conoscere a tutti la nostra bella Brianza

 L'11 luglio infatti a Robbiate si terrà il convegno "Sicurezza partiamo dal condominio per tutelare le abitazioni" con l'Anaci di Lecco. Abbiamo scelto di farlo al Ristorante Toscano, il cui titolare è lo stesso del Melas dove in genere organizziamo i convegni autunnali e primaverili, perchè si trova in una splendida posizione sull'Adda e perchè essendo estate è molto più aereato. L'idea di fare i nostri incontri in differenti zone e differenti location è un modo per fare anche turismo nella nostra bella Brianza. Ecco a voi alcune foto 

                                                                                                       Basilica di Agliate

                                                       
                                                     
                                                                                                          Montevecchia


                                                                                                      Villa Greppi Casatenovo

                                                   
                                                                                                          Il ponte di Trezzo d'Adda





Il lago di Pusiano


Il triangolo della Brianza comprende alcune zone di Milano, Como e Lecco. La Brianza lecchese è decisamente la più bella o almeno quella che a me piace di più. Stendal ne era innamorato, peccato che si faccia poco per valorizzarla e farla conoscere. Ma noi ci proviamo attraverso i nostri eventi e naturalmente vogliamo valorizzare anche altre zone non propriamente della Brianza. Infatti Robbiate a confine tra Brianza e Bergamasco, tra i nostri vecchi progetti vi era anche Brianza&turismo con lo scopo proprio di fare conoscere la Brianza attraverso questi momenti di incontro da dedicare parte al lavoro e parte a visite guidate culturale. Noi ci proviamo!

Ecco a  voi la locandina dell'incontro a Robbiate. Vi aspettiamo numerosi :)


lunedì 8 luglio 2013

Buono sconto dall'Ellisse Group fino a fine luglio per rinnovo show-room

Tra i tanti progetti che abbiamo fatto c'è ne è uno che mi intriga particolarmente: Negozio Verde-Valore Verde, è una specie di sfida per convincere i commercianti di arredo, finiture di arredi e oggetti per la casa, a "convertirsi" in modo soft al mondo sostenibile attraverso un percorso di sensibilizzazione sulle sostenibilità ambientale attraverso un corso di formazione, l'utilizzo del marchio Negozio Verde Valore Verde da esporre all'interno dello show-room. Questa è una parte formativa che dopo aver attratto il cliente sensibile alla sostenibilità ambientale in Negozio, il quale grazie alla formazione del venditore, capisce di avere a che fare con una persona preparata e può quindi convincersi all'acquisto ma poi vi è una parte di comunicazione che può aiutare il commerciante a vendere. 
Ne è un esempio questa campagna promozionale di un "Negozio Verde" che si è affidato a noi per una promozione che sta realizzando a luglio, per la prima volta il prestigioso L'Ellisse Group, che fa parte del progetto di Eco Network, Promuove fino alla fine di luglio per rinnovo show-room. Grazie a Eco Network presentandoti con il coupon che vi metto qui sotto potete avere un ulteriore sconto dal 3% al 5% a seconda dei prodotti.
Infatti noi disponiamo di una mail di circa 50000 nominativi tra professionisti, aziende, privati,che potrebbero essere utili a chi vuole fare una campagna promozionale attraverso una newsletter, o che desidera studiare un piano di comunicazione ad hoc per il suo show-room Ma non è tutto qui, il nostro obiettivo è anche quello di promuovere tutto il gruppo di Negozi Verdi attraverso una campagna di sensibilizzazione sul nostro portale www.eco-network.it presto on line.



giovedì 4 luglio 2013

Le donne che resistono...!!


Oggi sono ad Asti al convegno Donne che resistono alla crisi durante il quale presenterò la storia di eco-network che ovviamente  trasmetterò anche a voi.

Sono partita a parlare di imprenditoria femminile nel 1992 con l’iniziativa Donna Creatività Impresa, una manifestazione che invitava le donne che avevano creatività a presentare i loro progetti in mostra
Abbiamo fatto 3 edizioni con una punta di 240 donne partecipanti, la maggior parte casalinghe, con le palle…scusate…….che realizzando dei prodotti e vendendoli alle amiche cercavano di portare un contributo in casa.
Belle storia, piene di umanità, come quella di una signora che faceva i centrini e che ha vinto un premio e non smetteva di commuoversi perché diceva che il figlio e la nuora la facevano sentire uno stupida..o come chi veniva maltrattata dal marito, o come chi sapeva prendere in mano la situazione con determinazione per far si che i figli potessero studiare
Ma la più eclatante è stata la storia di Jenny che aveva studiato il burro in stick per evitare di sporcarsi le mani e di risparmiare sul burro. Moglie di un cassaintegrato dopo una trasmissione (non ricordo il nome) a cui avevamo partecipato con un gruppo di Donne e il cui conduttore era Giorgio Mastrotta era stata chiamata da un’azienda importante che aveva valutato la sua idea, ma purtroppo per metterla in pratica serviva attrezzatura nuove e non se ne fece niente
Donne di tutto rispetto, oggi le casalinghe non ci sono “quasi più”, ormai la maggior parte delle donne lavora, anche se in questo periodo molte sono costrette a casa dalla crisi.
Ma una donna è diversa da un uomo anche in questo crisi: un uomo geneticamente è nato per faticare e portare a casa la pagnotta ai suoi cuccioli e quando questo non avviene cade più facilmente in depressione della donna e si sente frustrato, la donna invece per difendere i suoi cuccioli cerca sempre una soluzione, per cui mi immagino le varie Genny, Francesca, Cristina ecce cc…. al’opera a fare le sarte, oggetti d’arredo,  e tanto altro ancora per portare a casa qualcosa.
E’ giusto? Certo perché non si può mollare!
Ma come detto più volte, non mollare non significa, combattere fino allo stremo per la propria azienda, ma combattere tutti insieme per essere ascoltati da chi deve fare qualcosa per noi.
E quindi troviamo insieme la soluzione giusta per andare avanti e affrontare le difficoltà.
Nel frattempo portiamo avanti le nostre idee e i nostri progetti. Ecco la prossima nostra iniziativa che faremo a Robbiate l'11 luglio.


martedì 2 luglio 2013

aiutiamo i piccoli imprenditori in difficoltà

Tra le varie attività di eco network c’è anche una sessione riservata al sociale dove ci occupiamo di dare un fattivo contributo alle persone in questo momento.Cerchiamo di dare fiducia e speranza agli imprenditori, ai manager e a tutti coloro che stanno vivendo un momento difficile, li supportiamo attraverso delle lezioni e iniziative varie. Vi segnaliamo i due prossimi eventi che stiamo organizzando.






Vi aspettiamo numerosi!


Una bella passeggiata alla Basilica di San Pietro al monte per sentire la messa in onore di San Pietro e Paolo

La Basilica del 800 fatta costruire da re Desiderio si trova immersa in una radura e per arrivarci bisogna fare una bella salita. Anche se ogni volta che ci vado il mio fiato diventa sempre più corto, decido di andare lo stesso perchè per me è più di una salita....io e mio marito ci siamo accodati  a delle famiglie con bambini di 4-5 anni e ho pensato tra me e me: "se ce la fanno loro dobbiamo farcela per forza anche noi", infatti li abbiamo superati anche se loro sono arrivati non molto tempo dopo di noi.



Perché vi racconto questa storia?
Perché mentre camminavo il mio pensiero era sempre li…..la mia micro-impresa così creativa, così piena di vitalità, e di imput nel settore della sostenibilità ambientale, perché vogliono farla soffocare con la pressione fiscale altissima, con le banche che applicano interessi altissimi ecc?

Ma come tutte quelle  persone che faticano per salire alla chiesa con l’obiettivo di sentire la messa anche noi con fatica dobbiamo farcela e non dobbiamo arrenderci.
Come possiamo portare avanti le nostre aziende? Dobbiamo unirci tutti insieme per andare in piazza a protestare contro chi le nostre aziende vuole soffocarle.
Perché in Spagna, in Grecia ed in altri paesi le persone vanno in piazza spontaneamente e noi non siamo capaci di farlo?
Molte persone si uniscono in associazioni o mostrano il loro disagio attraverso il web, ma perché non si uniscono tutte in un’unica piazza non solo per dire BASTA TASSE BASTA PRESSIONE FISCALE, ma per fare un’azione comune  concreta per salvaguarda le nostre aziende denunciare le banche per anatocismo bancario denunciare con un documento firmato dai tanti presenti in piazza tutto quanto ci sta soffocando, esprimere ciò che ci angoscia e solo in questo modo possiamo sentirci liberi e perchè no anche sereni.