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giovedì 2 maggio 2013

CHI E' SENZA PECCATO...

Ieri parlavo con Giovanni Pivetta, giornalista ed esperto in comunicazione, che guardando il mio sito faceva le seguenti critiche: “Ma se tu fai eventi che trattano tematiche dalla costruzione all’arredo, cosa c’entrano i corsi di formazione su samurai lab e l’impresa del futuro? cosa c’entrano tutte le iniziative per le imprese sulle tematiche economiche? Una persona che guarda il tuo sito potrebbe rimanere un pò disorientata..."
Ebbene si…ohimè è vero e probabilmente dovrei fare due siti differenti. Tuttavia questa idea di fare delle iniziative per le imprese e gli imprenditori è nel mio DNA: dopotutto vengo da una famiglia di imprenditori di vecchia generazione, che nulla ha mai avuto a che fare con l’ecologia, ma che mi ha profondamente segnato. Casa- bottega “laura…laurà…laurà” e quindi quando vedo gli imprenditori in difficoltà ne comprendo realmente le problematiche e, perciò, cerco un modo per prestare il mio aiuto.
E' quel fil rouge che lega imprenditore ad imprenditore, quella sofferenza che in questi ultimi tempi ha portato tanti al suicidio, nessuna associazione può capirla per aiutarti, ma solo un altro imprenditore che come te soffre, e ama la sua azienda.
Non mi vegano a raccontare che sono tutti evasori fiscali e che fanno il nero (non mi sto riferendo ovviamente ai grandi evasori). Ricordo una questione che un amico piccolo imprenditore mi pose qualche anno fa, in merito all'essere previdenti: “Ammettiamo di fare 20000 euro di nero, ma cosa ne facciamo? Lo mettiamo da parte per quando l’azienda è in difficoltà e lo investiamo al momento?”
Con il senno di poi la risposta pare semplice, tuttavia molte piccole imprese sono nel baratro perché anche di quell'ipotetico nero di scorta non ne è rimasto più.
E non mi facciano ridere tutti quelli che si scandalizzano a leggere queste parole. Togliamo le fette di salame dagli occhi e rendiamoci conto che il nero lo facevano tutti, e per molti è stato importante: pensiamo, ad esempio, agli operai dell’autobianchi anni 70 che grazie ai due-tre lavori magari sono riusciti a fare laureare i figli e hanno potuto comperare la seconda casa come bene di rifugio. Nessuno ne è stato esente, dall’artigiano, al piccolo imprenditore, fino ad arrivare ai manager, politici ecc….
ENORME e PALESE è la differenza che c'è con coloro che col nero hanno creato una piccola scorta in caso di bisogno e chi ha fatto una grande evasione per fini personali o criminali, come la mafia altro cancro per le imprese e i commercianti. Questo va naturalmente condannato.
Ma chissà perché, però, poi diventa difficile difendere le piccole imprese dall’usura. Del resto le banche si trovano spesso in prima fila in questi affari...
Forse questo hanno pensato i nostri politici quando hanno deciso di portare la pressione fiscale al 55%, ovvero considerando che l’evasione andasse oltre questa cifra. Probabilmente perché c’è qualcuno che l’ha veramente fatto...
Allora noi abbiamo così il dovere di tenerci per mano tra noi, e se qualche imprenditore ha delle idee per aiutare gli altri che lo faccia e fare corsi sull'impresa, serate o iniziative per gli imprenditori mi fa stare meglio.
 
 
P.S. questo video contenente degli spezzoni della serata biblica per imprenditori sul libro dei proverbi tenuta da Paolo Bianchi racchiude spunti veramente interessanti per la vita impenditoriale, e non.  https://www.youtube.com/watch?v=bU5QQ3E4w-E

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